Napoli, a Casa Morra teatro e gioco dell’oca
Napoli. Con la mostra «I Giganti dell’Arte dal Teatro: Julian Beck, Hermann Nitsch, Shozo Shimamoto, Joseph Beuys» il 7 ottobre Casa Morra inaugura il secondo appuntamento del ciclo «Il gioco dell’oca-100 anni di mostre», progetto espositivo avviato nell’ottobre 2016 e parte di un più complesso progetto culturale, ideato da Giuseppe Morra, all’interno del settecentesco Palazzo Cassano Ayerbo D’Aragona.Casa Morra prima ancora di essere uno spazio museale di circa 4.200 mq (parte dei quali destinati a ospitare l’ampia collezione Morra, composta da più di duemila opere dell’Azionismo Viennese, Happening, Fluxus, Poesia visiva e concreta, Body art), è un progetto di opera d’arte totale in cui difficilmente si distingue l’opera, l’artista, il mecenate-sodale e la vita. Ispirandosi al Gioco dell’Oca, quindi assumendo il principio dell’inderteminazione e della casualità, Morra ha costruito un programma espositivo che durerà 100 anni e che si combina e progredisce attraverso i numeri esoterici 3 e 7.Ma il progetto di Casa Morra non si esaurisce nelle mostre: con l’inaugurazione del 7 ottobre verrà reso fruibile l’Archivio Living Theatre, parte di un più numeroso patrimonio di documenti di arte contemporanea (riferibili a Shimamoto, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Al Hansen, Allan Kaprow e Herman Nitsch). Costituitosi attraverso l’amicizia tra Giuseppe Morra, Judith Malina e Hanon Reznikov, dell’Archivio fanno parte disegni, documenti, appunti, fotografie e diapositive, manifesti, inviti, riviste, video, costumi e oggetti di scena del Living.E ancora: vengono resi consultabili anche gli Archivi Mario Franco, regista e storico del cinema che in 50 anni di attività ha raccolto libri, cataloghi, pellicole, dvd dalle prima avanguardie fino ai giorni nostri, su arte e cinema. Inoltre, attraverso la donazione di opere e documenti provenienti dalla Collezione Lucrezia De Domizio Durini, è stata creata una specifica sezione dedicata a Joseph Beuys.Infine, Casa Morra ha acquisito nella sua collezione «3_Lucifero_archeologia (albero)», opera di Gian Maria Tosatti, del ciclo le «Sette Stagioni dello Spirito», progetto site-specific che l’artista ha realizzato a Napoli durante i tre anni di residenza presso la Fondazione Morra.In occasione della serata inaugurale Hermann Nitsch realizzerà una «Lehraktion», azione teorica sui fondamenti della sua poetica.Articoli correlati:Nitsch e Morra: azionismo viennese-napoletano ...